Landmark Design Lab
Il laboratorio di Landmark Design, progettato e diretto per Transluoghi IBRIDI 2019, è stato un’esperienza di ricerca collettiva sul concetto di paesaggio, sulla sua natura dinamica e sul ruolo performativo dei segnali. Obiettivo costante della residenza è stato cercare un’ibridazione tra la comunità di Transluoghi e il paesaggio del Bussento orientale.
Il laboratorio di Landmark design si è caratterizzato fin da subito per il tentativo di spostare l’attenzione dal progetto al processo. In tal senso, le fasi di esplorazione, confronto con le comunità locali, progettazione, realizzazione e restituzione dell’output si sono configurate come momenti diversi ma spesso contemporanei di un unico percorso di comprensione e ricreazione del paesaggio.
Navigare a vista in un mondo sconosciuto richiede fiducia nelle sensibilità e competenze di tutti i partecipanti alla residenza; per questo motivo orizzontalità e multidisciplinarietà sono state l’ossatura metodologica del laboratorio.
Il disegno di mappe mentali, emotive e di comunità ci ha permesso di costruire un sistema di coordinate attraverso il quale orientarci: una bussola fatta di immagini forti, impressioni comuni, fiumi, sentieri, montagne, stelle. Un immaginario collettivo in grado di restituire una narrazione corale del paesaggio, attraverso un linguaggio costituito da forme e segni che esprimessero il senso dei luoghi.
L’output del laboratorio di Landmark design è al tempo stesso una narrazione e un’interpretazione corale del paesaggio, che agisce su più scale e dimensioni: fisicamente, attraverso un circuito di installazioni segnaletiche che attivano delle interazioni tra il corpo umano e l’ambiente circostante; e digitalmente, per mezzo di una mappa multimediale che racconta il rapporto tra la valle del Rio Bussentino e la comunità antropica che la abita.
I landmark sono oggetti dichiaratamente alieni, che invitano a fermarsi e a osservare il paesaggio. Grazie all’introduzione di sedute, cornici, cannocchiali, il viaggiatore viene invitato a guardare nella direzione dei borghi e dei siti naturalistici del Bussento Orientale, in un gioco di rimandi che intende stabilire delle connessioni tra luoghi al tempo stesso vicini e lontani.
Ciascuna installazione presenta un QR-code che rinvia a una mappa interattiva, sulla quale è possibile rintracciare gli elementi identitari della valle del Bussento orientale, che contribuiscono a comunicare l’unitarietà del territorio: il Rio Bussentino, il circuito ad anello dei sentieri escursionistici, le fontane, i mulini.
In rosso è evidenziato il network dei landmark realizzati da TRANSLUOGHI, che invita i viaggiatori all’esplorazione fisica del territorio; quasi una caccia al tesoro all’interno del paesaggio.
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Anno:
- 2019
Committente:
- Transluoghi
Luogo:
- Morigerati - Tortorella - Casaletto Spartano
Collaborazioni:
- Recollocal, Claudia Scarpitti, Domenico Lucanto, Giancarlo Guadagno.
Partecipanti al Workshop:
- Mario Simonacci, Noemi Saltalamacchia, Maria Opera, Elisa Zenoni.















