L’assemblea

Proposta per Radicepura Garden Festival

I pali di castagno ricoperti di edera e hoya carnosa materializzano un frammento di foresta e sbirciando attraverso i tronchi i visitatori possono capire che qualcosa sta succedendo all’interno del bosco. Uno stretto passaggio conduce a una camera verde dove si sta svolgendo un’assemblea: entrando i visitatori si trovano nel bel mezzo di una discussione tra piante.

L’ombra di palme archontophoenix invita al riposo mentre l’atmosfera appartata e rigogliosa del luogo suggerisce ai visitatori di rimanere in silenzio e ascoltare. Circondati da specie botaniche molto diverse, come kentzia, strelitzia, plumeria, musa e schefflera, presto i visitatori inizieranno ad apprezzare le differenze tra le piante: la forma delle foglie, i colori dei fiori, le sfumature del verde. Questo darà subito la sensazione che non siano semplici elementi decorativi ma veri partecipanti all’assemblea.

La forma circolare del luogo invita a guardare verso il centro dove un lastricato in pietra di Modica intende richiamare le crepe del suolo di terre aride. Quel vuoto in mezzo è il vero oggetto della conversazione, il problema urgente che la natura ci chiede di affrontare.

‘Come sarà il giardino del futuro?’ L’edizione 2021 del festival Radicepura, ci ha posto questo interrogativo. Eppure se il 2020 ci ha insegnato qualcosa è come montagne, foreste, fiumi e tutti gli ecosistemi naturali vivrebbero molto meglio senza l’intervento dell’uomo. Perciò non sarebbe meglio che a rispondere a questa domanda fossero le piante? Cosa vorrebbero? Includerebbero la presenza del genere umano nel loro habitat?

Forse il giardino del futuro è uno spazio di convivenza, dove gli esseri umani interagiscono con le piante senza un approccio utilitaristico, una grande assemblea di organismi viventi, dove possono prendere posto sia gli umani che le piante…

Come in altre installazioni artistiche realizzate, le tecnologie utilizzate sono in armonia con il messaggio che si vuole comunicare, perciò il giardino del futuro è progettato per essere rispettoso dell’ambiente. Tutti i materiali si possono trovare localmente e la posa è a secco per preservare la permeabilità del terreno. Quando l’installazione dovrà essere smantellata, i profili in acciaio di rinforzo possono essere rimossi e facilmente riciclati, le pietre possono essere recuperate e riutilizzate, mentre i pali possono essere smontati e lasciati degradare in situ arricchendo così il terreno di sostanze nutritive. Le sedute sono semplici pouf realizzati a mano con fibre naturali, con l’idea di richiamare gli stretti e sani rapporti che si possono instaurare tra uomo e pianta, tipici delle comunità rurali.

Anno:

  • 2020

Tipologia:

  • Concorso