Tsubo-niwa: piccoli giardini per grandi città

L’autunno è tempo di pioggia, riflessioni, ricerca di ispirazioni.
Gli architetti del paesaggio a Roma e Napoli si devono spesso confrontare con spazi piccoli e angusti. Il prezzo al metro quadro delle abitazioni in zone centrali é altissimo e l’unico spazio aperto che riusciamo a trovare può essere un piccolo patio, un pozzo di luce, un terrazzino incastrato tra due palazzi, un pianerottolo all’interno di un cortile.
Possedere uno spazio verde in centro città può sembrare perciò solo un sogno, mentre avere un vero e proprio giardino a Roma e Napoli nient’altro che un miraggio.
Invece no.
Permettetemi di presentarvi la risposta perfetta a tutti i nostri sogni irrealizzati: gli tsubo-niwa.
Nati in Giappone durante il periodo Heian (794-1185), gli tsubo-niwa ebbero un fortissimo sviluppo nel periodo Edo, quando i mercanti cominciarono a costruire dei piccoli giardini nello spazio tra le loro botteghe e le loro case, situate dietro il negozio.
tsubo 坪 è lo spazio che occupano due tatami, più o meno 3 mq, niwa 庭 vuol dire giardino, perciò tsubo-niwa può tradursi come “giardino in 3 metri quadri”.
Questi minuscoli giardini erano pensati per essere ammirati da altri spazi della casa senza poterci entrare, come se fossero un quadro in tre dimensioni, una piccola riproduzione di un paesaggio naturale.
Di solito includevano una lanterna di pietra, un bacino d’acqua, pietre posizionate con cura e alcune piante disposte nello stile cha-niwa (casa da tè).

Fermiamoci qui e torniamo a noi. È un pomeriggio piovoso, mi preparo un tè, magari comprato da Qualcosadite se vivo a Napoli o da BiblioTèq se abito a Roma, e mi siedo al tavolino ad osservare la pioggia che cade sul mio tsubo-niwa, il mio piccolo giardino a Roma, il mio piccolo patio verde a Napoli. Apro un libro, leggo un po’, osservo le piante illuminate dalla lanterna, chiudo gli occhi e immagino di viaggiare…
Sebbene l’origine di questo piccolo giardino sia giapponese, nulla ci vieta di sperimentare con l’immaginazione ed ispirarci a paesaggi differenti, come i piccoli spazi verdi di alcuni templi indonesiani ed i patii messicani, oppure avere un approccio più contemporaneo, come nella Tsubo house di Fraher and Findlay.


Dato il poco spazio richiesto, gli tsubo-niwa possono essere realizzati con un investimento economico piuttosto ridotto e con meno di diecimila euro si può creare uno spazio verde che dia respiro alla casa, che crei un’atmosfera naturale, onirica, esotica…
Se ti interessa sapere come realizzare uno tsubo-niwa nel tuo piccolo spazio aperto contattami, io sicuramente non vedo l’ora di realizzartelo, anzi, direi che d’ora in poi la mia missione sarà riempire di tsubo-niwa Roma e Napoli.
Alla prossima, giardinauti!
