Kanem-Bornu e le carovane trans-sahariane
Commercio nel Sahara dal 500 A.C. al 1900 D.C.
Questa mappa fa parte di una serie di cartografie che accompagnano il lavoro di ricerca sull’area del Lago Chad effettuato dal dr. Alessio Iocchi, ricercatore presso il NUPI – Norwegian Institute for International Affairs.
Le dinamiche critiche della vita locale vengono illustrate nel libro ‘Living through Crisis by Lake Chad: Violence, Labor and Resources’, edito da Taylor & Francis Ltd, che include questa ed altre mappe.
Con l’obiettivo di dare un contesto storico alla narrazione, la mappa illustra l’origine del potere economico dell’impero di Kanem-Bornu, ossia il monopolio sulla rotta carovaniera che, attraversando il Sahara da sud a nord, collega il Lago Chad al porto di Tripoli, passando per le oasi di Bilma e del Fezzan.
La mappa illustra inoltre i legami con le città stato Hausa e il bacino del fiume Niger, evidenziando i rapporti commerciali tra Kanem-Bornu e l’Africa occidentale.
Anno:
- 2021
Cliente:
- NUPI - Norwegian Institute of International Affairs
GRAFICA:
La mappa è pensata a colori perché mai come in questo caso il paesaggio assume un ruolo di fondamentale importanza. È infatti il paesaggio, insieme agli eventi storici, a generare, plasmare e modificare le rotte delle carovane. I colori della mappa di base indicano le ecoregioni presenti nell’area inquadrata: foresta tropicale, savannah, distese desertiche, dune di sabbia, montagne e costa mediterranea
Le rotte sono rappresentate da linee tratteggiate per rendere chiaro che non si tratta di infrastrutture fisiche, ma di traiettorie formate dal procedere delle carovane da un punto A a un punto B. In ciò non sono dissimili dalle rotte navali delle carte nautiche, con la differenza che il Sahara è un mare di roccia e sabbia.
Come nelle mappe medievali, le icone sono più di un simbolo e cercano di raffigurare graficamente ciò che indicano. Estetica, spessori delle linee, grandezza dei caratteri sono ottimizzati per la stampa.
In generale, rispetto alla mappa di Eric Ross vi è una perdita di chiarezza e gerarchizzazione delle informazioni. Guardando la mappa nel suo insieme, le rotte sono più difficili da visualizzare su uno sfondo colorato rispetto a quanto lo sarebbero se lo sfondo fosse bianco. Questa densità di informazioni intende ostacolare la visione d’insieme, dove gli elementi grafici possono entrare in conflitto, mettendo in discussione la possibilità di comprendere il network nella sua interezza.
L’intento è quello di spingere l’utilizzatore della mappa verso una visione più al dettaglio, invitarlo a seguire con lo sguardo una singola carovana, una solo linea tratteggiata che si inoltra tra campi di colore verde e ocra fino ad un’oasi, dove la rotta incrocia un’altra traiettoria, un’altra carovana diretta in un altro angolo del deserto.
CONTENUTO:
‘Ogni mappa è uno scherzo’ dicevamo insieme al geografo Luca Paolo Cirillo in Wimbe e questa mappa non è differente dalle altre. Mostra cose, ne nasconde altre, suggerisce, implica, produce immagini, racconta, imbroglia.
In questo caso lo scherzo consiste nel fatto che questa, anche se non lo sembra, è una mappa diacronica, cioè mostra nello stesso spazio cose che appartengono a tempi differenti. Copre un periodo molto lungo, dal 500 A.C. al 1900 D.C. , e la rappresentazione può lasciar intendere che questa rete di scambi commerciali e culturali abbia avuto questa struttura per più di due millenni, ma in realtà in nessun momento il network commerciale è esistito completamente come viene rappresentato.
Non tutte le rotte nord-sud erano attive nello stesso periodo. La Darb El Arba’īn (la Via dei Quaranta Giorni) da Kobbei a Asyut è forse l’unica rotta utilizzata durante tutto questo periodo. Le rotte dei Garamanti erano attive due millenni fa, per poi cadere parzialmente in disuso ed essere riutilizzate dal medioevo in poi, soprattutto grazie all’impulso dell’impero Kanem-Bornu. Più ad ovest, le rotte nord-sud si sono modificate in continuazione seguendo gli spostamenti di potere nell’area compresa tra Wadan e Gao, l’attività delle miniere di sale di Taghaza e Taodeni e l’evoluzione dei califfati e dei regni del Nordafrica.
I collegamenti ovest-est sono stati molto più intermittenti e mutevoli nel corso dei secoli. A livello locale permettevano i commerci tra regni confinanti, mentre alla scala continentale devono molto all’espansionismo musulmano ed al bisogno di vie che permettessero il pellegrinaggio verso la mecca. In alcuni casi queste connessioni si sono sviluppate solo in epoca moderna, come per la via che conduce dal Lago Chad al Mar Rosso.
In questo intrico di carovane di cammelli, è esplosa nel corso dei secoli una costellazione di nodi commerciali. Pozzi, piccole oasi, città carovaniere nel mezzo del deserto, miniere di oro e sale, capitali di imperi, formavano i punti di riferimento di un pezzo di umanità in continuo movimento tra il mediterraneo e il golfo di Guinea, tra l’Atlantico e il Mar Rosso.
Alcuni di questi nodi erano sufficientemente innestati nel territorio circostante da resistere al corso dei millenni e trasformarsi. Altri erano dipendenti a tal punto dalle carovane commerciali che quando il traffico di merci si esauriva e si spostava su un’altra rotta, le città cadevano inesorabilmente in declino e finivano con l’essere abbandonate. Awdaghost, Tadmekka e Sijilmassa furono tutte abbandonate nel corso del XV secolo e le vie un tempo stracolme di mercanti, oro, schiavi, sale e cammelli finirono con l’essere sommerse dalla sabbia del deserto.
Se le rotte sono cambiate nel corso del tempo, quello che appare ininterrotto nei secoli, e che giustifica la rappresentazione diacronica di questo network commerciale, è un flusso di oro, sale, schiavi e merci tra le due sponde del Sahara, che ha generato l’ascesa ed il collasso di imperi, califfati, regni nel corso di più di due millenni e che continua, con modalità molto diverse, a definire l’economia e la politica degli stati contemporanei, come per il caso delle rotte migratorie e del contrabbando di animali esotici.
Per cercare di rappresentare l’evoluzione della rete commerciale trans-sahariana in maniera più intuitiva, è in costruzione una versione interattiva e georeferenziata di questa mappa, un lavoro ancora in fase di redazione, ma che dovremmo pubblicare nel 2023.
FOTO:
La foto di copertina è di Michael Benanav ed è tratta da Men of Salt, un libro dove l’autore racconta il viaggio di 750km sulla carovana del sale tra Timbuktu e Taoudenni, una delle poche carovane di cammelli ancora in uso al mondo.
FONTI:
Il network commerciale è ricalcato dalla mappa di Eric Ross, professore di geografia alla Al Akhawayn University di Ifrane, in Marocco. Potete darle un occhio qui.
L’area d’influenza di KanemBornu è quella individuata dallo storico Yves Urvoy e potete osservarla in una articolo di Carlos Magnavita, Zakinet Dangbet and Tchago Bouimon, insieme a possibili espansioni proposte dai ricercatori.
Linee di costa e idrografie sono prese da Natural Earth.







