Il giardino di pioggia: come progettarlo

Apriti cielo: l’autunno è finalmente arrivato! Novembre è ormai dietro l’angolo e con lui si avvicinano settimane di pioggia intensa, nuvole grigie, ombrelli, brodi caldi, giacche impermeabili e tisane.

La pioggia, dicevamo, le pozzanghere sull’asfalto, il fango, le scarpe bagnate, le giornate all’aperto rovinate. Siamo abituati a vedere la pioggia come un ostacolo, un impedimento alla nostra vita quotidiana, soprattutto se viviamo in città, dove l’acqua che cade dal cielo scivola veloce sui tetti, le grondaie, i marciapiedi e poi scompare nelle fognature, trascinando con sé quanto ha trovato per la via.

 

Ma – perché c’è sempre un ma e questa volta per fortuna che c’è – quando ci troviamo in campagna o davanti a paesaggi montani pieni di foreste, la situazione cambia radicalmente. 

Guardate per qualche secondo questo video:

 

 

La pioggia sfuma gli oggetti in lontananza, creando un’atmosfera più intima, dove ciò che è più vicino diventa più vivo. Le gocce di pioggia che cadono sulle foglie degli alberi e sul terreno producono un’infinità di piccoli rumori soffici, che si sommano in un coro ipnotico che avvolge il paesaggio.

 

“Or s’ode su tutta la fronda
crosciare
l’argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.

Ascolta.”

Gabriele D’Annunzio – La pioggia nel pineto

 

Le foglie diventano lucide, si muovono per via della pioggia che le fa tremare e di piccoli spostamenti d’aria che le fanno oscillare, i rami si piegano, le cortecce si bagnano. 

La terra secca bagnata dall’acqua rilascia il caratteristico odore ferroso detto petricore, un essenza creata dalle piante e dai batteri che vivono nel suolo. Superata questa fase, il terreno comincia ad infondersi d’acqua e rilascia tutto il suo profumo di humus fertile.

Insomma, quando siamo immersi nella natura, la pioggia può essere qualcosa di molto diverso da un ostacolo, può diventare un vero e proprio spettacolo naturale.

Ma a casa nostra? In città? Come fare per apprezzare una giornata di pioggia?

Un giardino, un terrazzo verde, persino un balcone, se pieno di piante, può salvarci la vita e permetterci di godere del potere rilassante e rigenerante della pioggia. 

 

Veniamo al dunque: come progettare un giardino di pioggia?

Partiamo dalle cose più semplici.

Se abbiamo un balcone, posizionare strategicamente un cespuglio o un piccolo alberello davanti alla vetrata può regalarci un piccolo quadro di foglie bagnate dall’acqua.

Una finestra o una porta a vetri che si affacciano su un piccolo patio verde, su uno tsubo-niwa o su un rigoglioso terrazzo, ci permettono di godere del piacere di un paesaggio naturale anche rimanendo protetti dentro casa.

Se invece abbiamo a nostra disposizione un vero e proprio giardino, realizzare una pergola ci consente di avere un comodo spazio coperto per ammirare lo spettacolo della pioggia che cade sulle piante.

Che piante scegliere?

Per quanto riguarda la scelta delle piante, il giardino tropicale è uno di quelli che interagisce in maniera più spettacolare con la pioggia. Le piante tropicali hanno foglie di mille forme e colori, che spesso diventano lucide se bagnate dall’acqua, in più la consistenza coriacea le può trasformare in piccoli tamburi che enfatizzano il suono delle gocce di pioggia.

 

 

Piante tropicali come l’alocasia, la strelitzia, il banano e la monstera hanno foglie grandissime che accolgono le gocce di pioggia e poi si piegano gentilmente per lasciarle scivolare verso il terreno, creando una danza verde che coinvolge tutto il giardino.

 

Qualche altro piccolo segreto

Un altro trucco è l’introduzione di elementi d’acqua come fontane, vasche d’acqua, piscine e laghetti. Quando piove, la loro superficie si riempie di una moltitudine di cerchi che danno vita a piccoli concerti di geometrie circolari.

Anche le pavimentazioni contribuiscono allo spettacolo del giardino di pioggia. Le superfici in legno e le pavimentazioni scure, come quelle in pietra vulcanica, beola e alcuni tipi di quarzite, sono forse quelle che reagiscono meglio alla pioggia, assumendo un aspetto lucido e riflettente quando coperte da un velo d’acqua e conferendo al giardino un aspetto davvero lussureggiante.

 

Come ogni stagione, anche l’autunno porta con sé i suoi doni particolari.  E la pioggia è forse il più prezioso… in effetti ci libera dal fardello di innaffiare costantemente le piante! 

Penso sia tutto, vi lascio con la tecnica segreta per realizzare il giardino di pioggia: sedertevi con un tè caldo, un foglio, una matita. E cominciate ad immaginare.

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